Questa mattina corteo sulla spiaggia di esponenti di maggioranza e opposizione con l'originale proposta
" Un lavoro se smetti di fare il vu cumprà "
" Il pugno duro non si può mostrare, tollerare è impossibile, e allora....."

RIMINI - Nasce questa mattina la " terza via " nella lotta all'abusivismo commerciale. O almeno tenta di nascere, negli auspici di un composito e trasversale fronte politico che comprende un esponente di primo piano dei DS, uno spicchio di Forza Italia e una buona fetta di A.N., tutti attorno ad Alban Kraja,, presidente del tanto contestato consiglio provinciale degli immigrati.
Parliamo nell'ordine della presidente diessina del Consiglio provinciale Adriana Neri, del consigliere provinciale azzurro - benchè in odore di eresia secondo la maggioranza del partito - Alberto Gnoli, del vicepresidente del Consiglio comunale Gianluca Sardella,, infine di Cristina Zoli esponente di AN nel consiglio di quartiere 3 e rappresentante provinciale dell'associazione sportiva italiana ( ASI ). Insieme all'albanese Kraja questi politici stamane percorreranno la fascia di spiaggia del Q 3 fra Bellariva e Miramare, quella per intenderci dove gli extracomunitari abusivi parcheggiano addirittura in due-tre file sulla battigia per vendere le loro merci. Nella passeggiata saranno contattati i vu cumprà per offrire loro una quantità di posti regolari ( 1730, secondo il comunicato di Alban Kraja reperiti tra le provincie di Rimini e Forlì-Cesena ) in cambio di una loro chiara rinuncia all'illegalità.
La " Terza via " dicevamo: " risolvere radicalmente il problema attraverso le forze dell'ordine - spiega Gianluca Sardella - non si riesce a fare per l'opposizione netta di Rifondazione Comunista; Tollerare il fenomeno non è ormai più possibile; rimane dunque una terza via, e cioè il nostro tentativo di offrire posti di lavoro in cambio dell'abbandono dell'abusivismo ".
" I quasi duemila posti di lavoro - aggiunge Alban Kraja - saranno offerti esclusivamente a chi è in possesso di un regolare permesso di soggiorno, perchè le aziende non potrebbero assumere i clandestini. Si tratta di lavori agricoli, negli alberghi, nei ristoranti, nelle industrie metalmeccaniche. Occupazioni come i tuttofare negli alberghi, camerieri e portieri di notte che ormai non sono più appetibili per gli italiani. Siamo contro la clandestinità e il commercio abusivo, ma prima di reprimere bisogna offrire opportune soluzioni. Stiamo lavorando da settimane, con tutti i rappresentanti delle comunità straniere, alla ricerca delle aziende e dei posti di lavoro.Offriremo precisi contatti con i referenti aziendali per le assunzioni ". L'inedito corteo inizierà da Piazzale Gondar.