Lo sfratto scatena la guerra 'mondiale'


Non è ancora insediato, ma il «parlamentino» degli immigrati somiglia sempre più all'infuocato emiciclo di Montecitorio.
I due albanesi eletti, Alban Kraja e Ben Ali Naceur, attaccano in una nota «alcuni esponenti degli enti locali». «Ricordiamo che il nostro soccorso ai senegalesi di via Morgagni — scrivono — è in piena sintonia con i nostri compiti per i quali siamo stati votati nel Forum provinciale. Solo stando uniti abbiamo vinto il braccio di ferro con l'assessore ai Servzi sociali. Nessuno vuole strumentalizzare la lotta per il pieno inserimento degli immigrati mettendoci contro la Caritas. Che, lo sappiamo, è un ente di tutto rispetto, ma il centro servizi per gli immigrati è un'altra cosa. Quindi noi difenderemo ad oltranza i diritti di tutti gli stranieri».
Intanto si fa l'Anolf Cisl di Rimini che ha eletto undici componenti del direttivo, i quali a loro volta hanno confermato nel ruolo di presidente e vice Stefano Gregnanin e Sek Papa Momou.
Che denunciano i «tentativi di strumentalizzazione che alcuni soggetti stanno cercando di compiere. La manifestazione sullo sfratto dei senegalesi era il richiamo a un problema reale; l'attacco politico portato in quel contesto dimostra l'uso strumentale di una vicenda drammatica. Per questo rifiutiamo le accuse che gli 'auto-proclamati' rappresentanti del Forum continuano a lanciare contro l'assessore Vitali e la Caritas. La nostra sensazione è che dietro a queste polemiche ci sia il tentativo politico di qualche partito od associazione di mettere in difficoltà i soggetti coinvolti».